Oggi è scomparso l'ultimo "rais" dei tonnaroti di Favignana. Per anni Gioacchino ha guidato le barche schierate nella cattura del tonno rosso. Fino all’ultima “calata” del 2007.

Gioacchino Cataldo, è morto nella sua casa a Favignana.

Da qualche tempo Gioacchino stava male, poi a inizio estate una caduta proprio su una barca lo costrinse a muoversi con difficoltà e a essere ricoverato in ospedale.

Un uomo dal fisico imponente, un gigante buono come veniva considerato, che viveva per il mare.

«Voglio ricordarlo in tutta la tua forza, in tutta la bellezza di un lavoro duro di cui lui comprendeva il valore sacro, in un gesto che consacrava il suo rapporto di amico/nemico del tonno – ha detto l’amica Maria Guccione – tutti, prima o poi moriremo, ma alcune morti ci rendono più poveri e soli di altre, ci privano di immagini di forza e bellezza che per tutta la vita abbiamo dato per scontate ma che oggi ci fanno guardare alla loro scomparsa come ad una ingiustizia insopportabile. Continueremo a parlare di Gioacchino, a ringraziarlo per ciò che ci ha donato».

«Mio papà ci ha lasciato ed è andato via con la solarità che lo ha sempre contraddistinto: regalando un ultimo sorriso a tutte le persone che in questi giorni sono passate a salutarlo o che lo hanno cercato al telefono. La sua mente era lucida, il corpo, invece, martoriato dalla malattia», ha detto la figlia Antonella, appassionata di fotografia.

21 luglio 2018